È scomparso.
Quel degenerato dell’autore è scomparso.
Mi ha tartassato per mesi chiedendomi com’era andata la vicenda in quel punto, chi aveva detto cosa in quell’altro, su come tutto doveva essere più fedele possibile a come si erano svolti in effetti i fatti, ché lui era uno storico serio e non scendeva a compromessi, su come questo libro sarebbe stato il suo biglietto d’ingresso per la fama e la ricchezza, e ora…
Ora se ne va e mi lascia il suo cavolo di manoscritto e un sito neonato da gestire?!
Ma stiamo scherzando?
Cosa dovrei farci io con ‘sto malloppo di carte e appunti? Non so nemmeno se è finito!
Ah, certo, ha fatto una scheda per ogni persona presente nel libro — be’, quasi ogni persona — ma questo sito è lungi dall’essere finito!
E il libro, vogliamo parlarne?
Era pieno di strafalcioni, sviste, boiate… E se devo essere sincero non credo di uscirne molto bene. Andiamo, non sono così lamentoso e indolente!
Dopo tanta insistenza da parte sua, però, dopo troppi discorsi su come questo libro rivoluzionerà il modo di raccontare la storia, bla-bla-bla… Lo ammetto! L’ho presa a cuore pure io.
Solo io, a quanto pare, visto che lui se l’è svignata. A divertirsi nel bayou, è andato, il disgraziato.
Quindi è toccato a me leggerlo, rileggerlo, farlo correggere da gente in gamba, togliere quante più critiche nei miei confronti possibili, dargli una forma degna e infine pubblicarlo. Quasi pubblicarlo.
Ci stiamo lavorando.
Ci siamo quasi…